ESTRATTO ARTICOLI 9 dicembre 2021 IL SOLE 24 ORE
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SU CIRCOLARI 24 LAVORO – 9 dicembre 2021 IL SOLE 24 ORE
Rinunce e transazioni del lavoratore: nozione
ABSTRACT. Ai sensi dell’art. 2113 c.c. le rinunzie e le transazioni, che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi concernenti i rapporti di cui all’articolo 409 c.p.c., non sono valide. L’impugnazione deve essere proposta, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto o dalla data della rinunzia o della transazione, se queste sono intervenute dopo la cessazione medesima. Le rinunzie e le transazioni di cui ai commi precedenti possono essere impugnate con qualsiasi atto scritto, anche stragiudiziale, del lavoratore idoneo a rendere nota la volontà. Le disposizioni del presente articolo non si applicano alla conciliazione intervenuta ai sensi degli articoli 185, 410, 411, 412-ter e 412-quater c.p.c. (a cura di Massimo Braghin e Innocenzo Megali)
Diritti indisponibili e disponibili dei lavoratori
ABSTRACT. Le principali disposizioni inderogabili rientranti nella previsione dell’art. 2113 c.c. possono essere considerate le seguenti: – art. 2087 c.c.: tutela delle condizioni di lavoro sotto il profilo della integrità fisica e della personalità morale. – art. 2103 c.c.: diritto a non essere adibito a mansioni inferiori. Artt. 2107-2109 c.c.: superamento orario massimo di lavoro, maggiorazione per lavoro straordinario e riposi. – artt. 2110 e 2111 c.c.: trattamento in caso di infortunio, malattia, gravidanza, puerperio e chiamata alle armi. – art. 2115 c.c.: diritto al versamento dei contributi previdenziali. – art. 2120 c.c.: TFR. – Legge n. 7/1963 (oggi D.Lgs. N. 198/2006): divieto di licenziamento a causa di matrimonio. – D.Lgs. n. 151/2001 e succ. mod.: diritto ai congedi parentali. – Legge n. 300/1970: diritti della personalità del lavoratore. Questi diritti derivano da disposizioni inderogabili. Alla luce della “ratio” sottesa alla disposizione codicistica, posta a tutela del lavoratore, quale parte più debole del rapporto di lavoro, ogni altra posizione regolata in via ordinaria attraverso norme inderogabili, salvo che vi sia espressa previsione contraria. Sulla base di questo principio la Corte di Cassazione ha ritenuto annullabile, ai sensi dell’art. 2113 c.c., se impugnata ed in presenza dei relativi presupposti, la transazione relativa alla cessazione dei rapporti di collaborazione formalmente autonoma succedutisi tra le parti, di cui era stata successivamente accertata in via giudiziale la natura subordinata (Cass. 7/9/2021 n. 24078) (a cura di Massimo Braghin e Innocenzo Megali)
Impugnazione ed effetti fiscali e contributivi delle rinunce e transazioni
ABSTRACT. Ai sensi dell’art. 2113 c.c. eventuali rinunce o transazioni aventi ad oggetto diritti inderogabili del prestatore di lavoro non sono valide ma l’invalidità è soggetta ad un’impugnazione da proporre entro il termine di decadenza di sei mesi decorrente dalla data di cessazione del rapporto di lavoro o dalla data della rinunzia o della transazione, se queste sono intervenute dopo la cessazione medesima, per l’impugnazione (a cura di Massimo Braghin e Innocenzo Megali)
SU CIRCOLARI 24 LAVORO – 26 gennaio 2022 IL SOLE 24 ORE
Patto di concorrenza: ambito di applicazione ed elementi essenziali
ABSTRACT. Il rapporto di lavoro tra lavoratore e datore di lavoro rinviene la propria fonte principale nel contratto individuale di lavoro, accordo sinallagmatico ed a titolo oneroso da cui discendono diritti ed obblighi in capo ad entrambe le parti. Gli obblighi del prestatore di lavoro, contraente debole del rapporto, sono enucleati dagli artt. 2104 e segg. cod. civ.: obbligo di diligenza (art. 2104, c. 1, c.c.); obbligo di obbedienza (art. 2104, c.2, c.c.); obbligo di fedeltà (art. 2105 c.c.). L’obbligazione che rileva in tal sede è quella di fedeltà, che si articola a sua volta, in due distinti doveri: il dovere di segretezza, in ossequio al quale è vietata la divulgazione nonché l’utilizzo di notizie attinenti all’organizzazione ed ai metodi di produzione dell’impresa; il divieto di concorrenza con l’imprenditore, essendo preclusa al lavoratore la trattazione di affari, per conto proprio o di terzi, allorquando concorrenziali rispetto all’attività espletata dal datore di lavoro.
Patto di concorrenza: la determinazione del corrispettivo
ABSTRACT. Il patto di non concorrenza è un contratto sinallagmatico a titolo oneroso: ne consegue la necessaria pattuizione di un corrispettivo a fronte dell’obbligo di non facere assunto dal lavoratore, senza cui il patto si palesa irrimediabilmente nullo.
La violazione del patto di non concorrenza.
ABSTRACT. La violazione del patto di non concorrenza costituisce inadempimento contrattuale e legittima le richieste di adempimento o di risoluzione del contratto, fatto salvo il diritto ad agire per il risarcimento del danno patito ai sensi degli artt. 1218 e 1223 c.c.
SU CIRCOLARI 24 LAVORO – 23 Marzo 2022 IL SOLE 24 ORE
La negoziazione assistita: nozione
ABSTRACT. A seguito dell’entrata in vigore del D.L. 132/2014, convertito in L. 162/2014 è sempre più frequente, nelle controversie di diritto civile, il ricorso alla c.d. negoziazione assistita tra avvocati, id est a quel procedimento teso alla definizione stragiudiziale delle controversie insorte tra le parti assistite
L’estensione della negoziazione assistita alla materia del diritto del lavoro
ABSTRACT. La legge delega 206/2021 (recante “delega al governo per l’efficienza del processo civile per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle trovarsi in misure urgenti di razionalizza azione dei procedimenti in materia di diritti delle persone delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata”) – nel condividere la proposta della Commissione – ha previsto l’estensione della negoziazione assistita alla materia del diritto di lavoro, pur al di fuori dell’area di obbligatorietà
Ricorso alla negoziazione assistita in materia di lavoro: profili incentivanti
ABSTRACT. Quanto agli incentivi di natura economica, si segnala la possibilità di accedere al patrocinio a spese dello Stato per remunerare l’avvocato a seguito dell’espletamento della negoziazione
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